di ricerca che abbiamo realizzato per insegnare le procedure di sicurezza in un Istituto scolastico di Verona. Il TAGteach funziona? Funziona meglio delle normali procedure d’insegnamento? I risultati che abbiamo raccolto sono stati incoraggianti.
LUCA CANEVER
Imparare non è un unico preciso processo: di fatto, come
tutti sappiamo esistono vari livelli di apprendimento che chiamiamo
principiante, inesperto, professionista, campione. Un campione sportivo ci
colpisce perché non solo “sa” ma anche è in grado di esibire delle performances
incredibili, apparentemente senza sforzo.
Imparare quindi è il processo che ci porta dall’essere
totalmente inesperti a padroneggiare in maniera competente al diventare dei
veri esperti e magari – perché no?- dei campioni. Questi ultimi sono diversi da
tuti gli altri perché sanno fare le cose sempre velocemente, correttamente;
questi due elementi (velocità d’esecuzione e correttezza) sono gli elementi
chiavi di quella che viene chiamata fluency. Non esiste un termine che
in italiano abbia lo stesso significato, userò quindi il neologismo “fluenza”
per indicare questo tipo di performance.
Tuti noi abbiamo dei comportamenti nei quali siamo fluenti:
camminare, andare in bici, nuotare attraversare la strada a piedi o guidare.
Essere fluenti ha alcuni vantaggiosi effetti secondari:
- · Ricordare Ci si ricorda per lungo tempo quanto imparato anche se non abbiamo avuto possibilità di fare pratica (andare in bicicletta ne è un esempio)
- · Resistere. Possiamo fare una cosa per lungo tempo senza stancarci (guidare per esempio)
- · Applicare. Possiamo trasferire quanto appreso in altri comportamenti (correre e calciare un pallone: se non siamo fluenti in entrambi gli aspetti non possiamo farlo).
- · Concentrare: Possiamo eseguire il comportamento anche in presenza di distrazioni (leggere un libro in una stazione ferroviaria)
Abbiamo quindi deciso di testare gli effetti di una procedura basata sul TAGteach per insegnare i comportamenti
di sicurezza in caso di terremoto ai i bambini in una scuola media di Verona.
La nostra ricerca
(svolta in collaborazione con i ricercatori delle università di Parma e di
Reggio Emilia) ha voluto verificare se
insegnare le procedure per l’evacuazione usando il TAGteach fosse un modo più
efficace per raggiungere fluenza.
Il test di tre mesi mostra una significativa differenza tra comportamenti corretti. In questo test i comportamenti corretti esibiti dalle classi TAGteach uguagliano i risultati della classe di controllo subito dopo il training.
In generale l'omogeneità dei risultati fatti registrare dalla classe TAGteach (non ci sono grossi picchi di discontinuità) fa ipotizzare che l'uso di TAGteach possa migliorare la velocità e la qualità della memorizzazione dei comportamenti permettendo di raggiungere la fluenza in tempi più rapidi. Gli stessi risultati sono stati raggiunti in termine di velocità d'esecuzione: la classe TAGteach è sempre stata più veloce di circa 15 secondi della classe di controllo. E in queste situazioni 15 secondi possono fare una enorme differenza.
Gli studenti risultano essere migliori e ricordare meglio. Un insegnante che ha partecipato alla ricerca (aveva insegnato il protocollo in una delle classi di controllo) mi ha riferito che durante una delle prove d’evacuazione previste dalla scuola durante l'anno le classi TAGteach sono state più "brave" delle altre.
I nostri risultati dicono che è l'utilizzo del TAGteach come metodologia positiva basata sull'impiego del tagger che migliora la qualità delle prestazioni degli studenti. Il Tagger è in grado di consegnare feedback positivi nei tempi richiesti per un corretto apprendimento. Inoltre, la metodologia del TAGteach concentra sempre 'l’attenzione d''insegnante e studente su qualcosa da fare, non il contrario. Gli studenti possono concentrarsi su ciò che essi dovrebbero imparare non su ciò che essi dovrebbero evitare di fare. In questo modo la loro memorizzazione viene aiutata perché sono date solo le informazioni utili, e il mantenimento dei comportamenti appresi migliora.
Grazie a Elisa Galanti e Fabiola Casarini per aver accettato di condurre con me la ricerca. Grazie alla scuola che ci ha ospitato, ai ricercatori che hanno raccolto i dati e agli studenti.
Gli studenti risultano essere migliori e ricordare meglio. Un insegnante che ha partecipato alla ricerca (aveva insegnato il protocollo in una delle classi di controllo) mi ha riferito che durante una delle prove d’evacuazione previste dalla scuola durante l'anno le classi TAGteach sono state più "brave" delle altre.
I nostri risultati dicono che è l'utilizzo del TAGteach come metodologia positiva basata sull'impiego del tagger che migliora la qualità delle prestazioni degli studenti. Il Tagger è in grado di consegnare feedback positivi nei tempi richiesti per un corretto apprendimento. Inoltre, la metodologia del TAGteach concentra sempre 'l’attenzione d''insegnante e studente su qualcosa da fare, non il contrario. Gli studenti possono concentrarsi su ciò che essi dovrebbero imparare non su ciò che essi dovrebbero evitare di fare. In questo modo la loro memorizzazione viene aiutata perché sono date solo le informazioni utili, e il mantenimento dei comportamenti appresi migliora.
Grazie a Elisa Galanti e Fabiola Casarini per aver accettato di condurre con me la ricerca. Grazie alla scuola che ci ha ospitato, ai ricercatori che hanno raccolto i dati e agli studenti.
La presente ricerca è stata presentata alla comunità scientifica internazionale nel corso della 7° EABA (European Association for Behavior Analysis) Conference, a Stoccolma.
Visita il nostro sito www.tagteachitalia.com per informazioni sui nostri servizi e sulle nostre prossime iniziative.
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