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mercoledì 12 luglio 2017

TAGteach dopo intervento chirurgico

Luca Canever
Estate 2012

Mio suocero è stato recentemente operato all’anca. Intervento –quasi- di routine ma che prevede una lunga fase di riabilitazione. Uso delle stampelle, ripresa del tono muscolare e adozione di una corretta postura nella deambulazione. Cosa non facile questa, perché oltre all’intervento, si deve aggiungere l’abitudine a una cattiva postura (causata dal dolore a muovere la gamba) nel periodo precedente l’intervento. Finita la degenza in ospedale e un primo periodo di riabilitazione la persona torna a casa con stampelle da imparare ad usare, posture da riguadagnare e esercizi di terapia da fare. Un enorme carico di lavoro sia per il fisico che per la mente: una dose eccessiva d’informazione da gestire. Per cui ho pensato che un po’ di TAGteach potesse essere d’aiuto. Il TAGteach concentra l'attenzione di chi impara su un solo particolare alla volta, permettendo una rapida analisi dei comportamenti appresi. L'uso peculiare del tagger, con il suo feedback sonoro consente un apprendimento molto più veloce e senza frustrazione.

VIDEO 1: PUNTA DRITTA.
Il primo particolare su cui ci siamo concentrati è stata la punta del piede che doveva essere portata dritta in avanti e non verso l’esterno come era diventata abitudine. Apparentemente un compito facile, cui però si deve aggiungere l’uso delle stampelle a complicare il tutto.

Ci siamo concentrati su un singolo movimento. Da fermo utilizzando come target le linee sul pavimento abbiamo praticato il comportamento di portare la punta del piede dritta in avanti durante il passo, isolandolo da tutto il resto. Questo comportamento è diventato nel video il tag point “Punta sulla linea”



VIDEO 2: APPAIATI.
In questo tipo d’intervento ai pazienti viene ovviamente imposto d’usare le stampelle. Per ottimizzare il carico dei pesi, le stampelle e le braccia vengono fatte muovere in modo innaturale rispetto alle gambe, facendo spostare contemporaneamente braccio e gamba sullo stesso lato del corpo. Esempio: braccio destro e gamba destra si muovono all’unisono. Un movimento innaturale su cui concentrarsi, da tenere in mente contestualmente alla punta del piede che deve andare dritta e all’uso delle stampelle. Nel secondo video la nostra attenzione era ancora concentrata sulla postura (punta del piede in avanti), ma desideravamo inserirla nel contesto della deambulazione con le stampelle. Per questo motivo il tag point  “punta in avanti” è stata inserita nelle istruzioni. Per aiutare la persona abbiamo usato come target una linea sull’asfalto. Il tag point si è concentrato sul muovere parallelamente braccio e gamba. Conscio della difficoltà di questo comportamento ho chiesto amio suocero di identificare il comportamento con una etichetta che avesse senso per lui,in modo che fosse più facile elaborare l’informazione, liberando un po’ di risorse cognitive per la punta del piede in avanti muovendo il braccio. La risposta è stata: "appaiati". Questo è diventato il nostro tag point, per cui il TAGteach phrasing è diventato nel secondo video:
Le Istruzioni sono: “Punta del piede sulla linea”
Il tag point è: “Appaiati”


Come si può vedere, dopo un momento di elaborazione il comportamento è stato emesso correttamente. E bastata questa breve sessione per rendere stabile il comportamento. Questi risultati possono essere raggiunti grazie alla cura con la quale il TAGteach prevede vengano formulate le istruzioni per gli allievi che si concentrano, fanno pratica ed imparano solo pochi, ma fondamentali dettagli.




IL TAGteach

Luca Canever

Gli insegnanti o gli allenatori, possono venire incontro alle esigenze di ciascun studente attingendo alla loro esperienza personale, competenza, abilità tecnica e ad un'ampia gamma di altri “attrezzi”. Il TAGteach è un potente, innovativo strumento che fonda le sue radici nelle leggi dell'apprendimento, ed ha il suo punto di forza nel dividere in piccoli segmenti il processo d'insegnamento e nell'uso dello shaping (modellamento), attraverso l'uso del rinforzo positivo.
 
TAG è un'acronimo che sta per Teaching with Acoustical Guidance (Insegnamento audio assistito) e prevede l'uso di un segnale sonoro per indicare la risposta corretta.
TAG fa riferimento un suono distintivo emesso per segnalare o “taggare” il momento esatto nel quale un comportamento obiettivo viene correttamente eseguito. Questo suono diventa una sorta di di segnale acustico “binario”, che viene velocemente elaborato dal cervello. Un TAG significa “Sì”, la sua assenza significa “prova di nuovo”. L'allievo, non deve più concentrarsi su una estenuante analisi mentale(di quello che gli sta dicendo l'insegnante) mentre sta tentando di imparare qualcosa di nuovo; magari movimenti particolarmente complicati. L'immediatezza e la chiarezza della risposta (TAG) consente all'allievo di formarsi un'esatta immagine mentale del movimento o della posizione che gli viene richiesta.

Il TAG mi aiuta a crearmi un'immagine nel cervello, così posso trovare da sola la corretta posizione” (11 anni, ballerina).

I “tag point” sono singoli elementi di un’azione o posizione desiderata (e richiesta). Gli allievi ricevono un TAG (il suono) quando i tag point vengono correttamente eseguiti.
I tag point possono variare da insegnante ad insegnante e da studente a studente a secondo dello stile d'insegnamento, e delle necessità di ciascun studente.
Gli insegnanti preparano lo studente al successo, approntando tag point raggiungibili, ed alzando i criteri in piccoli passi. Poiché i criteri per il successo sono il conseguimento dei tag point e non l'intera perfetta esecuzione, gli studenti hanno facilmente successo; questo permette di ridurre la frustrazione aumentando nel contempo la confidenza, la soddisfazione e la gioia per entrambi: insegnanti ed allievi.
In ogni caso un unico tag point viene “lavorato” di volta in volta e lo studente non riceve correzioni per i suoi errori. Le correzioni verbali sono, di fatto, inutili ed impediscono il processo di apprendimento: dal momento che ci si concentra su un solo comportamento è molto semplice per chi impara fare un'autoanalisi nel caso in cui non avesse ricevuto il TAG. L'allenatore è sollevato dall'incombenza di dover fare numerose correzioni e può lavorare con efficacia verso il risultato finale.
Facciamo un esempio. Il preparare lo swing del golf può prevedere tag point per la presa, la posizione del corpo, il piazzamento dei piedi e la posizione della mazza. I componenti dello swing possono essere tag point per le mani e per la posizione della mazza all'inizio e alla fine dello swing. Altri tag point possono essere per la posizione di braccia e gambe e per lo spostamento del peso durante l'esecuzione del colpo. Con un principiante solo una piccola serie di tag point vengono definiti ed eseguiti singolarmente. Con giocatori più avanzati, si può fare una valutazione della qualità del colpo e i tag point vengono inseriti per correggere piccole sbavature tecniche.
Il TAGteach utilizza una specifica tecnica di enunciazione che presenta esattamente cosa l'insegnante/allenatore sta chiedendo allo studente, in un modo chiaro e positivo. Ricordate, Il TAG (il suono) dice allo studente cosa ha fatto di giusto. “Il TAGpoint è: toccati l'orecchio”, nell'istante in cui lo studente tocca il suo orecchio, sente il TAG. Il feedback è assolutamente immediato.
Frasi tipo "Ok, meglio la prossima volta" e "meglio, ma..." sono eliminate. Gli studenti corrono dai loro genitori gridando "ho avuto 37 TAGS. Ho fatto giusto 37 volte!!!".

  "Gli allenatori possono dirti cos'hai sbagliato, ma il TAG ti dice sempre quello che hai fatto giusto" (8 anni, ginnasta). 

RINFORZO POSITIVO E SISTEMI DI RICOMPENSA

Forse la cosa più seducente del TAGteach è il potere del rinforzo. Se l'informazione fornita con il TAG è spesso sufficientemente rinforzante per un adulto, contare e ”collezionare” TAG da scambiare con caramelle, gioco o perline (o qualsiasi altra cosa che “piace”), può aggiungere motivazione negli studenti più giovani. Ragazzi delle superiori possono voler scambiare i loro TAG con un “finire prima l'allenamento il venerdì sera”. L'idea alla base sta nel portare creatività e divertimento nel processo di apprendimento. Il TAGteach è interattivo!
Con il TAGteach gli studenti acquisiscono molto di più che un semplice ruolo di “recettori” nella loro educazione. Diventano, piuttosto, una parte cruciale e creativa del processo: definendo e sviluppando criteri e progressioni, ideando sistemi di ricompensa, osservando e rinforzando i loro compagni.

"Il TAGteach ma aiuta a capire un'esercizio; è come una lampadina che si accende nel mio cervello" (Campione di ginnastica a corpo libero). 
  
PEER TAGGING (TAGteach tra compagni)

L'atto del "taggare" (tagging) da la possibilità di costruire una situazione nella quale gli atleti possono taggarsi a vicenda, permettendo all'allenatore di sviluppare un allenamento mentale e una strategia di gestione dei suoi atleti, completamente differente. Gli studenti imparano ad osservare le azioni corrette nei loro partners, mentre allo stesso tempo praticano mentalmente gli stessi tag point. Gli studenti diventano immediatamente responsabili ed orgogliosi.
C'è un ulteriore vantaggio nel Peer tagging: mentre gli studenti sono impegnati tra di loro, l'insegnante è libero di dare attenzione mirata agli studenti che ne hanno più bisogno, senza arrestare il lavoro del resto del gruppo.
 
Ho allenato Calcio per 9 anni e non li ho mai visti applicare questa intensa attenzione, senza che io dovessi sbraitare o usare il fischietto” (Allenatore di Calcio, Canada). 

NASCITA DEL TAGTEACH

Di Joan Orr
Joan Orr è una scienziata, esperta nel comportamento ed è stata, insieme a Theresa McKeon e Beth Wheeler una delle ideatrici del TAGteach. Joan è impegnata nello sviluppo di tecniche per la prevenzione dell’aggressività nei cani. Suo è il programma “Be a tree” sviluppato per i bambini. Per saperne di più su Joan e il suo lavoro: http://www.doggonesafe.com/


L’allenatrice di Ginnastica Artistica Theresa McKeon aveva imparato l’uso del clicker facendo pratica grazie al suo cavallo “indisciplinato”. Ha poi pensato che l’acuto suono del clicker potesse essere utile per segnalare alle proprie allieve, durante i loro esercizi acrobatici, nel momento in cui la voce era, semplicemente, troppo lenta.  Theresa inviò un messaggio sui suoi esperimenti con le ginnaste sul forum online del KPCT –Karen Pryor Clicker Training-. Il messaggio fu notato da Karen. 
Theresa non aveva ricevuto nessun sostegno per la sua strana attività né dalla direzione della palestra dove lavorava e nemmeno dai suoi colleghi allenatori; cambiata casa e spostatasi dalla Florida al Nord Carolina, Theresa si trovò riluttante a mostrare ed usare il clicker nel suo nuovo posto di lavoro. Nel frattempo, in Canada, avevo scoperto il Clicker e stavo educando cani, e poi conigli, e gatti, in questo modo. Credevo che questo metodo potesse risultare molto utile con le atlete di Ginnastica ritmica delle Para-olipiadi che allenava l’insegnate di mia figlia. Ritenevo, però, che fosse una cattiva idea di “sperimentare” per prima con le atlete delle Para-olimpiadi, così mandai a Karen un messaggio chiedendole se fosse a conoscenza di qualcuno che stava usando il Clicker Training con le ginnaste. Karen si ricordò del post di Theresa così io e lei ci mettemmo in contatto via mail e per telefono. Facemmo un piccolo studio nell'Autunno del 2002 per vedere se il Clicker Training potesse essere effettivamente d’aiuto con le ginnaste, e scoprimmo, naturalmente, che sì, aiutava! (…)

Decidemmo che ci voleva un nuovo nome, visto che la faccenda si stava evolvendo in qualcosa di più che semplice Clicker Training per persone. Allo stesso tempo alcuni genitori cominciarono ad avere da ridire sul fatto che i loro “figlioli” venissero “addestrati” come cani. Fatto piuttosto ironico, se si pensa che il clicker training è molto più “umano” dei metodi di addestramento tradizionali. Così inventammo il nome di TAGteach dove TAG sta per Teaching with Acustical Guidance (insegnamento Audio-Assistito). I genitori pensarono che questa NUOVO TAGteach fosse una cosa straordinaria. Cominciarono addirittura a prenotare per i “figlioli” lezioni extra (e private) di TAGteach.

Nella primavera del 2003 Theresa e sua figlia Katie lasciarono gli agi del Nord Carolina per venirci a trovare nelle lande selvagge del Canada. Questa visita fu il nostro primo incontro faccia a faccia da quando avevamo cominciato a lavorare insieme l’autunno precedente. Durante questa visita e le molte altre che seguirono fra Canada e Nord Carolina, abbiamo taggato insieme ogni ragazzo che ci capitava a tiro… Ginnaste, giocatori di pallavolo, gli atleti per Para-olimpiadi, golfisti, giocatori di pallacanestro, cheerladers, saltatori in alto e in lungo… Non aveva nessuna importanza che noi non conoscessimo nulla dello sport che stavamo insegnando; ci serviva solo un allenatore che ci spiegasse, o foto e video che ci illustrassero il modo corretto. Theresa stava taggando le sue ginnaste con splendidi risultati, ma tutta la “Cultura della Palestra” non era favorevole al TAG. Avevamo bisogno di una persona che ci permettesse di implementare il TAGteach attraverso tutta l’organizzazione, da cima a fondo: solo in questo modo avremmo potuto dimostrare quali fossero le reali possibilità.
Qui fa la sua comparsa in scena Beth Wheeler… Beth e Theresa erano state compagne di stanza al College e Theresa era sicura che Beth avrebbe accettato questa nuova sfida. Beth si entusiasmò subito al TAGteach e ci invitò al suo Campo estivo di Danza del 2003 e ci diede libero accesso a tutti gli studenti. Ci venne un colpo! Avevamo la possibilità di raffinare ancor più le nostre tecniche. Beth inserì completamente il TAGteach nel suo studio di danza, “A Dancer’s Dream” ed era eccitata dal miglioramento delle peformance, dalla maggiore felicità dei suoi ballerini e del livello complessivo della sua scuola.
Anche la grande Karen si unì a noi per il Campo estivo di danza: questo fu il nostri primo incontro e l’inizio di una splendida amicizia. Karen e il Presidente della KPCT, Aaron Clayton, ci invitarono alla prima Clicker Expo dove presentammo il TAGteach a un pubblico composto da Karen, Aaron e forse altre quattro persone, tutti relatori alla Clicker Expo. Nel 2004 tenemmo i primi due Seminari sul TAGteach, il primo alla scuola di danza di Beth Wheeler, e il secondo al Bentley College di Boston, co-tenuto con la KPTC. Più tardi, nello stesso anno fu fondato il TAGteach International.
Da allora abbiamo tenuto seminari n tutto il mondo e ci sono più di 400 TAGteachers in nove paesi diversi. “Mi avete cambiato la vita” è il commento che sentiamo più spesso dai nostri partecipanti. Abbiamo imparato molto dalle innumerevoli ore di Tagging e dalla tante persone che hanno partecipato ai nostri seminari. Abbiamo raffinato e migliorato le nostre tecniche a tal punto che il TAGteach si è sganciato dal Clicker Training. Il TAGteach, inizato come una tecnica per ragazzi e sport, viene ora usato dagli adulti nel mondo del lavoro, per migliorare competenze lavorative e manageriali e in infinite altre applicazioni. In sostanza ogni tipo di insegnamento ed apprendimento può trarre beneficio dall’incamerare il TAGteach. Siamo profondamente grati a tutti coloro che per primi ci hanno permesso di sperimentare su sé stessi e sui loro bambini: queste persone hanno preso quello che avevamo da insegnare loro e ci hanno aiutato a trasformarlo in qualcosa ancora migliore.

Nel  video Theresa sta taggando il primo gruppo di ginnaste di sempre! Il TAGpoint è: “spalle sulle orecchie”. Le atlete ricevono il TAG nella preparazione del salto, quando le loro mani colpiscono il pavimento e di nuovo nella posizione verticale di chiusura. Possono ricevere più TAG nella stessa sequenza, ma il TAGpoint di per sé è esattamente lo stesso ogni volta. L’ultimo è il più facile, ma osservate come si sforzano di aggiustare la propria posizione per poter ricevere il TAG.(…) Vedete anche come questa metodologia elimina il continuo parlare dell’allenatore: atlete ed allenatrice possono focalizzarsi su una cosa alla volta e lasciare che l’apprendimento segua di conseguenza, da solo.