di Brenda Kosky Deskin
Gennaio 2015
Gennaio 2015
L' Applied Behavior Analysis (N.d.T.
ABA, in Italiano: Analsi Applicata al Comportamento) esiste da diversi
anni, aiutando le persone all’interno dello spettro dell’Autismo, di tutte le età,
ad imparare e prosperare. Alcuni, tuttavia, non sono favorevoli al suo utilizzo
su soggetti autistici, ma il mio sospetto è che coloro che non apprezzano l'ABA,
ignorino cosa l'ABA effettivamente sia. Mi auguro di riuscire a chiarire alcune
erronee idee, largamente diffuse su questo efficace tipo d’intervento per
l'Autismo, in modo che, sempre più persone
abbraccino l'ABA come scelta di trattamento per i loro studenti e familiari che si trovano all’interno dello spettro dell’Autismo.
1) Mito: l'ABA non è efficace
FATTO: di tutti i trattamenti associati con l'autismo, l'ABA è quella che ha la
maggiore ricerca scientifica peer-reviewed (peer reviewed: rivista dai pari. un articolo scientifico per poter essere giudicato pubblicabile nelle riviste deve essere approvato da altri scienziati e ricercatori) alle sue spalle, a sostegno della sua
efficacia. Se volete saperne di più circa l'importanza della pratica basata sulle
evidenze per quanto riguarda l’Autismo basta fare una rapida ricerca sul web
digitando da Google Scholar ABA
+ Autism.
2) MIto: l'ABA è punitivo e
sgradevole
FATTO: mentre è stato effettivamente un errore di alcuni dei pionieri dell'ABA sul
finire degli anni '50 utilizzare le punizioni corporali nelle loro procedure di
insegnamento, i programmi ABA moderni si basano principalmente sulla lode e
preferiscono strumenti quali il premiare uno studente per un lavoro ben fatto.
Tecnicamente parlando, usare la parola "No" o talvolta, se
necessario, ritirare un oggetto preferito sono già considerate come
"punizioni" nel mondo dell'ABA di oggi,. Anche queste procedure punitive
vengono utilizzate raramente e solo quando è assolutamente necessario, in uno qualsiasi
dei tanti programmi d’intervento di cui sono a conoscenza. Certamente, qualsiasi
punizione fisica o verbale che sia di natura abusiva non dovrebbe venire
tollerata né considerata accettabile. In realtà, l'importanza di utilizzare
metodologie che si concentrano sul rinforzamento, piuttosto che sulle punizioni viene
chiaramente espressa nel Codice Etico del Behavior Analysis Certification Board (BACB).
Come ho premesso, spesso
un buon programma ABA è un programma ABA divertente. Mio figlio, Michael, è
molto affezionato ai suoi terapisti ABA ed è molto felice insieme a loro. Il
suo programma di terapia prevede visite al negozio di libri, passeggiate nella
foresta, nuotare, guidare go-kart e innumerevoli altre attività nelle quali si
diverte. Un terapeuta ABA talentuoso e competente prende un'attività che il suo
studente ama e la trasforma in una opportunità di insegnamento divertente.
3) Mito: l'ABA significa ore di stare
seduti immobili a un tavolo facendo esercizi
FATTO: questo è un equivoco molto comune. Il mito fa riferimento a una metodologia
didattica denominata "Discrete Trial
Teaching" o "Discrete Trial
Training." (N.d.T.: sono
procedure nelle quali si insegna una nuova competenza per piccoli incrementi
successivi). E 'solo una delle molte metodologie didattiche differenti
utilizzati in un programma ABA e non dovrebbe mai essere identificata come
l'unico approccio all'insegnamento per una persona autistica. Nessuno vuole né
deve passare ore seduto a un tavolo a studiare. L’"Incidental
Teaching", (N.d.T: è una
procedura nella quale si "catturano" esibizioni anche parziali del
comportamento desiderato che avvengono incidentalmente. Compito del terapeuta è
di preparare l’ambiente dove questi "incidenti" possono avvenire con
maggiore frequenza). per esempio, è un altro approccio basato sull'ABA-che
è estremamente efficace e può essere utilizzato in molti ambienti e situazioni
diverse.
4) Mito: l'ABA è solo appropriato ed
efficace per i bambini
FATTO: come noi tutti siamo ben consapevoli, persone di ogni età possono imparare
ed effettivamente lo fanno. Le persone nello spettro dell’Autismo non fanno
eccezione. Sebbene i principali ed innovativi studi sull'efficacia complessiva
dell' ABA nell’aiutare soggetti autistici siano tutti focalizzati sui bambini,
ci sono numerosi piccoli studi che esaminano l'uso dell' ABA per affrontare
compiti specifici tra cui scegliere cosa vestire, tenere adeguati comportamenti
a tavola, usare i distributori automatici, andare in autobus senza problemi… e così via. Molti dei partecipanti di questi
studi sono adulti autistici e i risultati sono promettenti, dimostrando che gli
individui autistici di tutte le età, possono fare enormi passi in avanti se
istruiti con l’aiuto dell'ABA. Lo statunitense Dr.
Bobby Newman, PhD, BCBA, dice a riguardo:
"L'apprendimento continua per tutta la vita. I principi di apprendimento su cui l'ABA fondamentalmente si basa sono universali, per quanto ne sappiamo; passando tra specie animali diverse e, CERTAMENTE, nel corso della vita. Un adolescente o adulto non sono neanche lontanamente "completi". Direi, anzi, che la necessità di una buona e solida base di insegnamento ABA aumenti piuttosto che diminuire man mano che gli studenti si avvicinano all’età adulta. Ci saranno molte nuove esigenze (per esempio: una formazione professionale, viaggiare, avere una vita indipendente, ecc), e le ore di scuola / formazione spesso diminuiscono. Ciò aumenta la necessità di un insegnamento scientificamente valido ed efficace; non diminuisce tale necessità. "
5) Mito: l'ABA è solo per le persone
che soffrono di autismo
FATTO: l'ABA ha dimostrato di essere efficace in una vasta gamma di applicazioni,
tra cui la riabilitazione delle vittime di ictus e gli individui con lesioni
cerebrali acquisite. Sebbene molti di noi non ne siano consapevoli, l’ABA trova
molte applicazioni nella vita quotidiana di tutte le persone. Usiamo strategie ABA
per addestrare i nostri cani. Molte buone pratiche genitoriali hanno forti
radici in ABA. (Avete mai premiato e lodato il vostro bambino per aver usato il
vasino?) Le tecniche ABA possono essere utilizzate anche per superare diversi
tipi di problemi sociali o comportamentali, tra cui mettersi a dieta o smettere
di fumare. Ti capita mai di premiarti per un duro lavoro, per esempio, con una seduta
al centro benessere o prendendo una vacanza? Il vostro capo ha mai riconosciuto
i vostri sforzi nel lavoro con un complimento
(meglio conosciuto nel mondo ABA come "Rinforzo Sociale") o con un
bonus o un aumento di stipendio (un "Rinforzo Tangibile")? Questi
principi di ogni giorno sono davvero niente di diverso da quelli usati in un
programma ABA per un individuo autistico.
6) Mito: l'ABA è solo corrompere le
persone con cibo e giocattoli
FATTO: E' importante riconoscere che c'è una grande differenza tra una tangente e
un rinforzatore. Una tangente è un tipo di trattativa che avviene prima che si
verifichi qualcosa. Si afferma o è implicito che "Se fate questo,
otterrete ...". D'altra parte, un rinforzatore è qualcosa favorevole che uno
studente riceve per un lavoro ben fatto
dopo che lo ha completato. In questo modo, si consente al discente - spesso
inconsciamente - di iniziare ad accoppiare o fare l’associazione, nella sua
mente, tra il comportamento che ha appena esibito con il rinforzatore che riceve
subito dopo. Con la pratica ripetuta, dopo queste associazioni sono saldamente
radicati nella mente del discente, il rinforzo può spesso essere rimosso in una
sola volta, non appena il comportamento appena appreso diventa abitudine.
(N.d.T. a questo riguardo c’è da aggiungere che l’uso di un tagger, come avviene nel TAGteach, semplifica ed amplifica il processo di associazione. Il discente è in grado di riconoscere immediatamente quale comportamento è stato rinforzato; il tasso d’apprendimento accelera esponenzialmente, con risultati più duraturi e stabili nel tempo)
Per quanto riguarda ciò
che è effettivamente utilizzato come rinforzo in un programma ABA, devo
nuovamente fare riferimento al Codice
Etico del Behavior Analysis
Certification Board(BACB):
"L'analista
comportamentale riduce al minimo l'uso di articoli come potenziali rinforzatori che
possano essere dannosi per la salute a lungo termine del cliente o partecipante
(ad esempio, sigarette, zucchero o cibi con troppi grassi alimentari)."
Mio figlio, per esempio,
non è mai stato premiato con il cibo. I suoi terapisti utilizzano qualunque
cosa accada che sia motivante per lui in un dato momento, e questo può -ed effettivamente
cambia- nel tempo. Alcuni dei suoi rinforzi sono il nuoto, guardare pile di
fotografie, cercare video su YouTube e i terapisti che recitano battute dai
suoi film preferiti.
7) Mito: l'ABA aiuta solo nel
trattamento di comportamenti; non può contribuire ad insegnare effettive
capacità o competenze linguistiche
FATTO: mentre interventi basati sull’ABA sono certamente ideali per affrontare
comportamenti problematici quali l'aggressione fisica, il fare i capricci e
simili, sono ugualmente efficaci nell’insegnare nuove abilità e promuovere lo
sviluppo del linguaggio. Michael ha imparato a piegare il bucato, prepararsi
uno spuntino e una miriade di altre abilità "di vita" importanti dai
suoi terapisti ABA. Competenze scolastiche quali la lettura, la scrittura e la
matematica possono anche essere insegnate con successo entro i confini di un
programma ABA.
8) Mito: l'ABA è un unico
trattamento valido per tutti
FATTO: se da un lato ci sono, a disposizione dei genitori, molti libri
eccellenti e risorse basati sui computer che possono aiutarli ad imparare cosa
sia l’ABA e anche fornire fondamenti di base e suggerimenti per iniziare un
programma ABA in un mondo "fittizio", questi non devono essere
considerati in maniera esclusiva. Poiché ogni persona autistica è diversa, ogni
programma ABA deve quindi essere personalizzato per l’unicità delle circostanze
di ogni studente, per le sue abilità e per le sue sfide; anche le esigenze ei
comportamenti dei discenti possono cambiare rapidamente. E’ quindi necessaria l’esperienza derivante da anni di studio
e di formazione sul campo per analizzare correttamente questi cambiamenti e
mettere a punto le soluzioni necessarie. Questa esperienza può essere trovata
in un professionista ABA che è stato certificato con il Board Certification Behavior Analyst.
9) Mito: l'ABA può o deve essere messa in atto solo durante la seduta di
terapia
FATTO: Un intervento efficace basato sull'ABA, in una certa senso, dura 24 ore al
giorno, sette giorni alla settimana. Ovviamente non sto affatto affermando che
uno studente dovrebbe essere inondato da informazioni o richieste in ogni suo
momento di veglia. Quello di cui sto parlando è la coerenza.
Ho troppo spesso visto bambini
che vanno in una scuola ABA e hanno grandi comportamenti, sono indipendenti ai servizi
igienici e prosperano in questi ambienti di apprendimento in cui tutto è
affidabile e programmato. Poi vanno a casa, dove le stesse aspettative non vengono
rispettate. I bambini di tutte le età , che siano autistici o meno, "testano"
continuamente i loro genitori e gli operatori. Se non manteniamo a casa sui
nostri bambini le stesse aspettative che i loro insegnanti hanno a scuola, è
quasi garantito che i comportamenti saranno peggiori e i livelli di stress andranno
alle stelle. E’ anche vero il contrario: alcuni genitori gestiscono grandi
programmi ABA a casa che vengono poi annullati da insegnanti che non si
attengono, nelle loro aule che il bambino frequenta, ai medesimi principi.
Il mio consiglio, per i
genitori è di imparare, per lo meno, i principi fondamentali dell’ABA e
rimanere in contatto con gli insegnanti, in modo da poter aiutare il loro
bambino a generalizzare ciò che sta imparando a scuola anche a casa e nella
comunità. Nel caso di genitori che lottino con un'insegnante che non sia
professionale a scuola, dimostrate, dimostrate, dimostrate. Che mostrino agli
insegnanti e ai presidi dei loro figli esattamente ciò che il bambino è in
grado di fare a casa con dati e video; che li indirizzino o li mettano in
contatto con risorse ABA che siano in grado aiutare il bambino a prosperare sia
a casa che a scuola.
Brenda Kosky Deskin è la mamma di un bambino
autistico e fondatrice del sito web AutismBeacon.com
. Brenda ha fondato AutismBeacon sulla base delle sue esperienze di vita, come genitore
di un bambino autistico. Ricordando come molto sola e al buio si sentisse dopo
aver ricevuto la diagnosi di suo figlio, ha desiderato far luce sulla vita di
molti altri genitori e famiglie che alla fine avrebbero potuto seguire le sue
orme.