Ho avuto il piacere di intervistare Martha Gabler. Martha è l'autrice del libro: “Dal Chaos alla Calma: Alla scoperta di soluzioni per i problemi quotidiani del convivere con l'autismo”, un libro sul suo viaggio nell'autismo usando il TAGteach con il figlio. Martha possiede una profonda esperienza diretta delle idee e delle intuizioni che condivide. Prendi questo breve video tratto dall'intervista. Ecco cosa ci ha detto Martha proprio alla fine:
Dopo l'intervista ho ricevuto da Martha la seguente e-mail.
L'ho trovata un messaggio così importante ed illuminante che la desidero
condividere:
Ripensando alla nostra conversazione di oggi, mi sono
resa conto di aver dimenticato di introdurre il concetto principale che (per
me) ha reso il TAGteach un metodo favoloso. Questo è il concetto: in un primo
momento stiamo "catturando" un comportamento e poi lo "modelliamo"
(con lo shaping) in un comportamento più complesso. Penso sempre di essere il
"cacciatore" e di cercare quel piccolo lampo nel deserto che può
essere "catturato" e costruito in qualcosa di più grande e migliore.
Questo è un ottimo metodo per gli studenti o i ragazzi che non possono parlare o capire le parole.
Quindi, prima cacciamo. Poi catturiamo quel piccolo
lampo rinforzandolo; lo catturiamo e rinforziamo più spesso (perché il
comportamento si verifica più spesso). Alla fine lo "modelliamo" in
un altro comportamento rafforzando una leggera variazione nel comportamento. La
prima parte, la caccia, è un duro lavoro. Devi cercare e magari aspettare molto
tempo per trovare quella piccola scintilla che potrebbe essere la base di
qualcosa di più grande e migliore.
In futuro, vorrei suggerire di tracciare una forte divisione
tra "cacciare/catturare/plasmare" e "insegnare" che è un
processo più formale. La tua conversazione del mese prossimo con il Dr. Levy
mostrerà l'uso completamente opposto del TAGteach perché lui lavora con
studenti molto intelligenti e altamente verbali! Con quegli studenti puoi
utilizzare tutte le fantastiche procedure di script, Focus Funnel del TAGteach;
puoi insegnare!
Quindi, in futuro, potrebbe essere interessante
parlare prima dell'insegnamento tradizionale (parlare e dimostrare), che è
ottimo per studenti esperti, ma era inutile per mio figlio. Con gli studenti
che hanno abilità verbali scarse (o nulle), l'altro approccio di cacciare,
catturare e modellare funziona alla grande. Cosa ne pensi?
Altri pensieri casuali!
Grazie ancora Luca!
Qui puoi ascoltare l’intervista integrale:
Nel nostro blog abbiamo parlato del lavoro di Martha con l'Autismo in due altri post:
1) Il Libro Dal Caos alla Calma
2)Autismo, comportamenti problematici
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