venerdì 30 gennaio 2015

Autismo & ABA: alcuni miti sfatati sull'ABA

di Brenda Kosky Deskin
Gennaio 2015


L' Applied Behavior Analysis (N.d.T. ABA, in Italiano: Analsi Applicata al Comportamento) esiste da diversi anni, aiutando le persone all’interno dello spettro dell’Autismo, di tutte le età, ad imparare e prosperare. Alcuni, tuttavia, non sono favorevoli al suo utilizzo su soggetti autistici, ma il mio sospetto è che coloro che non apprezzano l'ABA, ignorino cosa l'ABA effettivamente sia. Mi auguro di riuscire a chiarire alcune erronee idee, largamente diffuse su questo efficace tipo d’intervento per l'Autismo, in modo che, sempre  più persone abbraccino l'ABA come scelta di trattamento per i loro studenti e familiari che si trovano all’interno dello spettro dell’Autismo.

1) Mito: l'ABA non è efficace
FATTO: di tutti i trattamenti associati con l'autismo, l'ABA è quella che ha la maggiore ricerca scientifica peer-reviewed   (peer reviewed: rivista dai pari. un articolo scientifico per poter essere giudicato pubblicabile nelle riviste deve essere approvato da altri scienziati e ricercatori) alle sue spalle, a sostegno della sua efficacia. Se volete saperne di più circa l'importanza della pratica basata sulle evidenze per quanto riguarda l’Autismo basta fare una rapida ricerca sul web digitando da Google Scholar ABA + Autism.

2) MIto: l'ABA è punitivo e sgradevole
FATTO: mentre è stato effettivamente un errore di alcuni dei pionieri dell'ABA sul finire degli anni '50 utilizzare le  punizioni corporali nelle loro procedure di insegnamento, i programmi ABA moderni si basano principalmente sulla lode e preferiscono strumenti quali il premiare uno studente per un lavoro ben fatto. Tecnicamente parlando, usare la parola "No" o talvolta, se necessario, ritirare un oggetto preferito sono già considerate come "punizioni" nel mondo dell'ABA di oggi,. Anche queste procedure punitive vengono utilizzate raramente e solo quando è assolutamente necessario, in uno qualsiasi dei tanti programmi d’intervento di cui sono a conoscenza. Certamente, qualsiasi punizione fisica o verbale che sia di natura abusiva non dovrebbe venire tollerata né considerata accettabile. In realtà, l'importanza di utilizzare metodologie che si concentrano sul rinforzamento, piuttosto che sulle punizioni viene chiaramente espressa nel Codice Etico del Behavior Analysis Certification  Board (BACB).
Come ho premesso, spesso un buon programma ABA è un programma ABA divertente. Mio figlio, Michael, è molto affezionato ai suoi terapisti ABA ed è molto felice insieme a loro. Il suo programma di terapia prevede visite al negozio di libri, passeggiate nella foresta, nuotare, guidare go-kart e innumerevoli altre attività nelle quali si diverte. Un terapeuta ABA talentuoso e competente prende un'attività che il suo studente ama e la trasforma in una opportunità di insegnamento divertente.

3) Mito: l'ABA significa ore di stare seduti immobili a un tavolo facendo esercizi
FATTO: questo è un equivoco molto comune. Il mito fa riferimento a una metodologia didattica denominata "Discrete Trial Teaching" o "Discrete Trial Training." (N.d.T.: sono procedure nelle quali si insegna una nuova competenza per piccoli incrementi successivi). E 'solo una delle molte metodologie didattiche differenti utilizzati in un programma ABA e non dovrebbe mai essere identificata come l'unico approccio all'insegnamento per una persona autistica. Nessuno vuole né deve passare ore seduto a un tavolo a studiare. L’"Incidental Teaching", (N.d.T: è una procedura nella quale si "catturano" esibizioni anche parziali del comportamento desiderato che avvengono incidentalmente. Compito del terapeuta è di preparare l’ambiente dove questi "incidenti" possono avvenire con maggiore frequenza). per esempio, è un altro approccio basato sull'ABA-che è estremamente efficace e può essere utilizzato in molti ambienti e situazioni diverse.

4) Mito: l'ABA è solo appropriato ed efficace per i bambini
FATTO: come noi tutti siamo ben consapevoli, persone di ogni età possono imparare ed effettivamente lo fanno. Le persone nello spettro dell’Autismo non fanno eccezione. Sebbene i principali ed innovativi studi sull'efficacia complessiva dell' ABA nell’aiutare soggetti autistici siano tutti focalizzati sui bambini, ci sono numerosi piccoli studi che esaminano l'uso dell' ABA per affrontare compiti specifici tra cui scegliere cosa vestire, tenere adeguati comportamenti a tavola, usare i distributori automatici, andare in autobus senza problemi…  e così via. Molti dei partecipanti di questi studi sono adulti autistici e i risultati sono promettenti, dimostrando che gli individui autistici di tutte le età, possono fare enormi passi in avanti se istruiti con l’aiuto dell'ABA. Lo statunitense Dr. Bobby Newman, PhD, BCBA, dice a riguardo:
 "L'apprendimento continua per tutta la vita. I principi di apprendimento su cui l'ABA fondamentalmente si basa sono universali, per quanto ne sappiamo; passando tra specie animali diverse e, CERTAMENTE, nel corso della vita. Un adolescente o adulto non sono neanche lontanamente "completi". Direi, anzi, che la necessità di una buona e solida base di insegnamento ABA aumenti piuttosto che diminuire man mano che gli studenti si avvicinano all’età adulta. Ci saranno molte nuove esigenze (per esempio: una formazione professionale, viaggiare, avere una vita indipendente, ecc), e le ore di scuola / formazione spesso diminuiscono. Ciò aumenta la necessità di un insegnamento scientificamente valido ed efficace; non diminuisce tale necessità. "

5) Mito: l'ABA è solo per le persone che soffrono di autismo
FATTO: l'ABA ha dimostrato di essere efficace in una vasta gamma di applicazioni, tra cui la riabilitazione delle vittime di ictus e gli individui con lesioni cerebrali acquisite. Sebbene molti di noi non ne siano consapevoli, l’ABA trova molte applicazioni nella vita quotidiana di tutte le persone. Usiamo strategie ABA per addestrare i nostri cani. Molte buone pratiche genitoriali hanno forti radici in ABA. (Avete mai premiato e lodato il vostro bambino per aver usato il vasino?) Le tecniche ABA possono essere utilizzate anche per superare diversi tipi di problemi sociali o comportamentali, tra cui mettersi a dieta o smettere di fumare. Ti capita mai di premiarti per un duro lavoro, per esempio, con una seduta al centro benessere o prendendo una vacanza? Il vostro capo ha mai riconosciuto i vostri sforzi nel  lavoro con un complimento (meglio conosciuto nel mondo ABA come "Rinforzo Sociale") o con un bonus o un aumento di stipendio (un "Rinforzo Tangibile")? Questi principi di ogni giorno sono davvero niente di diverso da quelli usati in un programma ABA per un individuo autistico.

6) Mito: l'ABA è solo corrompere le persone con cibo e giocattoli
FATTO: E' importante riconoscere che c'è una grande differenza tra una tangente e un rinforzatore. Una tangente è un tipo di trattativa che avviene prima che si verifichi qualcosa. Si afferma o è implicito che "Se fate questo, otterrete ...". D'altra parte, un rinforzatore è qualcosa favorevole che uno studente riceve per un lavoro ben fatto dopo che lo ha completato. In questo modo, si consente al discente - spesso inconsciamente - di iniziare ad accoppiare o fare l’associazione, nella sua mente, tra il comportamento che ha appena esibito con il rinforzatore che riceve subito dopo. Con la pratica ripetuta, dopo queste associazioni sono saldamente radicati nella mente del discente, il rinforzo può spesso essere rimosso in una sola volta, non appena il comportamento appena appreso diventa abitudine.
(N.d.T. a questo riguardo c’è da aggiungere che l’uso di un tagger, come avviene nel TAGteach, semplifica ed amplifica il processo di associazione. Il discente è in grado di riconoscere immediatamente quale comportamento è stato rinforzato; il tasso d’apprendimento accelera esponenzialmente, con risultati più duraturi e stabili nel tempo)
Per quanto riguarda ciò che è effettivamente utilizzato come rinforzo in un programma ABA, devo nuovamente fare riferimento al Codice Etico del Behavior Analysis Certification Board(BACB):
"L'analista comportamentale riduce al minimo l'uso di articoli come potenziali rinforzatori che possano essere dannosi per la salute a lungo termine del cliente o partecipante (ad esempio, sigarette, zucchero o cibi con troppi grassi alimentari)."
Mio figlio, per esempio, non è mai stato premiato con il cibo. I suoi terapisti utilizzano qualunque cosa accada che sia motivante per lui in un dato momento, e questo può -ed effettivamente cambia- nel tempo. Alcuni dei suoi rinforzi sono il nuoto, guardare pile di fotografie, cercare video su YouTube e i terapisti che recitano battute dai suoi film preferiti.

7) Mito: l'ABA aiuta solo nel trattamento di comportamenti; non può contribuire ad insegnare effettive capacità o competenze linguistiche
FATTO: mentre interventi basati sull’ABA sono certamente ideali per affrontare comportamenti problematici quali l'aggressione fisica, il fare i capricci e simili, sono ugualmente efficaci nell’insegnare nuove abilità e promuovere lo sviluppo del linguaggio. Michael ha imparato a piegare il bucato, prepararsi uno spuntino e una miriade di altre abilità "di vita" importanti dai suoi terapisti ABA. Competenze scolastiche quali la lettura, la scrittura e la matematica possono anche essere insegnate con successo entro i confini di un programma ABA.

8) Mito: l'ABA è un unico trattamento valido per tutti
FATTO: se da un lato ci sono, a disposizione dei genitori, molti libri eccellenti e risorse basati sui computer che possono aiutarli ad imparare cosa sia l’ABA e anche fornire fondamenti di base e suggerimenti per iniziare un programma ABA in un mondo "fittizio", questi non devono essere considerati in maniera esclusiva. Poiché ogni persona autistica è diversa, ogni programma ABA deve quindi essere personalizzato per l’unicità delle circostanze di ogni studente, per le sue abilità e per le sue sfide; anche le esigenze ei comportamenti dei discenti possono cambiare rapidamente. E’ quindi necessaria l’esperienza derivante da anni di studio e di formazione sul campo per analizzare correttamente questi cambiamenti e mettere a punto le soluzioni necessarie. Questa esperienza può essere trovata in un professionista ABA che è stato certificato con il Board Certification Behavior Analyst.

9) Mito: l'ABA può o deve essere  messa in atto solo durante la seduta di terapia
FATTO: Un intervento efficace basato sull'ABA, in una certa senso, dura 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana. Ovviamente non sto affatto affermando che uno studente dovrebbe essere inondato da informazioni o richieste in ogni suo momento di veglia. Quello di cui sto parlando è la coerenza.
Ho troppo spesso visto bambini che vanno in una scuola ABA e hanno grandi comportamenti, sono indipendenti ai servizi igienici e prosperano in questi ambienti di apprendimento in cui tutto è affidabile e programmato. Poi vanno a casa, dove le stesse aspettative non vengono rispettate. I bambini di tutte le età , che siano autistici o meno, "testano" continuamente i loro genitori e gli operatori. Se non manteniamo a casa sui nostri bambini le stesse aspettative che i loro insegnanti hanno a scuola, è quasi garantito che i comportamenti saranno peggiori e i livelli di stress andranno alle stelle. E’ anche vero il contrario: alcuni genitori gestiscono grandi programmi ABA a casa che vengono poi annullati da insegnanti che non si attengono, nelle loro aule che il bambino frequenta, ai medesimi principi.
Il mio consiglio, per i genitori è di imparare, per lo meno, i principi fondamentali dell’ABA e rimanere in contatto con gli insegnanti, in modo da poter aiutare il loro bambino a generalizzare ciò che sta imparando a scuola anche a casa e nella comunità. Nel caso di genitori che lottino con un'insegnante che non sia professionale a scuola, dimostrate, dimostrate, dimostrate. Che mostrino agli insegnanti e ai presidi dei loro figli esattamente ciò che il bambino è in grado di fare a casa con dati e video; che li indirizzino o li mettano in contatto con risorse ABA che siano in grado aiutare il bambino a prosperare sia a casa che a scuola.


Brenda Kosky Deskin è la mamma di un bambino autistico e fondatrice del sito web AutismBeacon.com . Brenda ha fondato AutismBeacon sulla base delle sue esperienze di vita, come genitore di un bambino autistico. Ricordando come molto sola e al buio si sentisse dopo aver ricevuto la diagnosi di suo figlio, ha desiderato far luce sulla vita di molti altri genitori e famiglie che alla fine avrebbero potuto seguire le sue orme.

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