mercoledì 4 marzo 2015

TAGteach: momenti da Jedi

Questo è un resoconto scritto da Sean  Pogson, il padre di una bambina non verbale con un grave ritardo dello sviluppo. Seany è stato in grado di modellare nuovi comportamenti con sua figlia, Tink (Campanellino, in italiano), utilizzando il TAGteach. I tentativi precedenti fatti da terapeuti per insegnare a Tink, usando metodi di imitazione, non hanno mai funzionato bene e, infatti, Tink si era ribellata contro queste terapie fatte di tocchi, rifiutandosi di collaborare e regredendo in alcuni comportamenti precedentemente appresi. Sean ha avuto grande successo modellando diversi, nuovi comportamenti e Tink è ormai molto esperta nel TAGteach, Così quando Tink si è ammalata e ha avuto bisogno di antibiotici per via orale tramite siringa (senza ago, ovviamente!, Seany è stato in grado di evitare la forza e di insegnare a Tink ad accettare la siringa e prendere la sua medicina senza protestare. Ecco il suo resoconto su questo processo.

TAGteach: momenti da Jedi 
di Sean Pogson


Tink non sta bene: ha un'infezione all'orecchio e l'influenza. Il problema dell'infezione all'orecchio è amplificato dai suoi problemi di elaborazione sensoriale; così, essere sicuri che lei prenda la sua medicina per tempo, è molto importante. Tink è molto brava a prendere le medicine, ma questa mattina proprio non ne ha voluto sapere. Tink ha rifiutato la siringa per la somministrazione orale.. Ho fatto un secondo tentativo; questa volta Tink ha spinto via la siringa ed ha evitato ogni ulteriore tentativo abbracciando e mordendo il cuscino nel suo box dei giochi. Fa questo quando è agitata, stressata o ha solo bisogno di un abbraccio e lo ottiene abbracciando il suo cuscino, perché a volte la bambina non riesce a far fronte, con la sua sensorialità, ad essere abbracciata. Così ci siamo ritrovati a un punto morto, con io che non riuscivo nemmeno ad andare vicino alla sua bocca. Poi ho avuto un "momento Jedi" e una voce rassicurante e calma è spuntata nella mia testa come Obi Uan Kenobi (Martha Gabler): "Usa il tag, Sean!". Subito la mia voce in testa ha risposto: "Posso farcela!" Così ho preso il tagger dalla tasca e mi sono seduto vicino al box per un attimo fino a che Tink si è calmata un po' nel suo dondolare e mordere il cuscino. Poi mi sono tranquillamente avvicinato a trenta centimetri dal suo viso, con la siringa della medicina mentre stava scavando nel cuscino mordendolo. Questo è stato il primo tag point e ho taggato, rinforzando con un elogio: "Lo hai fatto!" (il tagger per la bambina è diventato un rinforzo condizionato) (1). Così mi sono spostato in avanti di un po''e ho aspettato fino ad una breve pausa nel mordere, mentre avvicinavo ancora la siringa: l’ho taggata e lodata di nuovo. Durante questa ripetizione, mentre taggavo, ho notato un breve movimento degli occhi, lateralmente nella mia direzione al suono del tagger, quindi ho preso la palla al balzo e spostato la siringa più vicino, taggandola di nuovo e ricompensandola con: "Lo hai fatto!" (2). Tink ha poi spostato la testa un po' di traverso sul cuscino, così, ancora una volta, ho spostato la siringa più vicino a circa 2 centimetri dalla sua bocca e l’ho taggata. Poi ho spostato la siringa sulle sue labbra dove lei stessa l’ha afferrata mettendosela in bocca: sono riuscito a darle più della metà della dose, l’ho taggata e rinforzata con: "Lo hai fatto, yeeeeeee!!!!!". A questo punto ero sicuro che avrebbe fatto la stessa cosa così ho spostato la siringa sulle labbra e lei ha fatto esattamente la stessa azione, svuotando la siringa così l’ho taggata e rinforzata con un grande: "LO-HAI-FATTO!!!!"


 Questo è il modo in cui il TAGteach e l’ Analisi Applicata al Comportamento mi stanno insegnando a pensare. Man mano che faccio pratica, il mio pensiero diventa sempre più efficace. Mi ha insegnato a pensare da solo e a fare da solo. Questo è molto più potente di qualsiasi spada laser e molto più utile di qualsiasi Forza. Questo sono io mentre insegno -contemporaneamente- a me e a mia figlia.

 ALCUNE PRECISAZIONI 
(1) In questo caso Sean decide, solo per un attimo di rinforzare il comportamento del mordere il cuscino per dare a Tink la sensazione di successo e per dirle: "Attenzione il tag è disponibile." Anche con allievi normodotati si usa partire sempre da un "punto di successo": un comportamento che sanno già esibire, anche se, magari, non esattamente quello che noi vogliamo. (Clicca qui per ulteriori informazioni sul punto di successo).
 (2) Ora Sean è passato a modellare comportamenti diversi da quelli stereotipati (mordere e abbracciare il cuscino). In questo caso anche un breve sguardo di traverso può bastare per "aprire" un canale di comunicazione.
Ultima annotazione: Sean usa l'elogio come rinforzatore perchè sa che i suoi elogi funzionano come tali, rinforzando appunto i comportamenti di Tink. Altri allievi, nella stessa situazione, potrebbero avere bisogno di rinforzatori differenti.

Sean e Tink su Facebook:

Sean è molto attivo nella comunità TAGteach ed è una continua fonte d'ispirazione. Se desiderat seguire le sue " gesta" questa è la sua pagina su Facebook: SEAN POGSON

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